Pinot Grigio: struttura ed equilibrio. Ecco la nostra selezione online!
Era circa la metà del ‘500 quando il Barone Lazarus Von Schwendi, al servizio del Sacro Romano Impero, partecipò, in Ungheria, alla guerra contro i Turchi: per riprendersi dalle fatiche, era solito bere il vino Tokaji e ne era così innamorato che ne portò in patria qualche barbatella; peccato che le piante portate non fossero di uva Furmint ma di Pinot Grigio! Leggenda o storia vera, non possiamo che essere felici di avere a che fare con un vitigno (e uno vino) del genere! Dall’Alsazia all’Alto Adige, passando per il Friuli, questo grandissimo vitigno dà vita a vini unici per corpo, struttura ed eleganza, ricchi, sontuosi e dalle insospettabili capacità di affinamento. Inoltre, è tra i vitigni più apprezzati per la lavorazione dei celeberrimi, quanto audaci, Orange Wine, bianchi dai lunghissimi e coraggiosi affinamenti, proprio per le sue qualità organolettiche. Dagli acini di un tipico color rame, il bouquet del Pinot Grigio è sempre ricco di profumi tipici che riconducono ad albicocca, agrumi e pesca, accenni di zenzero e gelsomino e inconfondibili note di cannella, menta e ricordi affumicati, questi ultimi ereditati dal Pinot Nero (di cui il Pinot Grigio è una mutazione genetica). L’assaggio è strutturato, potente e in perfetto equilibrio fra sapidità e freschezza, presenta sempre una buona nota alcolica e un finale lievemente affumicato che ne esalta la complessità. Con un bagaglio del genere cosa si può accostare? L’ideale sono piatti di pesce sostanziosi come una zuppa, anche di crostacei, baccalà in umido e ricciola ma accompagna bene anche i salumi e le preparazioni con il tartufo.