Casale del Giglio è sempre stata, per Antonio Saltarelli, la Tenuta di famiglia dove da bambino trascorreva i fine settimana. A venticinque anni inizia a collaborare in azienda con il padre Dino e sente che quei terreni bonificati dell’Agro Pontino siano un’area vergine su cui poter tentare tutto il nuovo possibile. Nel 1985, affiancato da stimati ampelografi e ricercatori universitari, Antonio dà vita a un progetto che pone a dimora sui suoi terreni quasi 60 diversi vitigni sperimentali: un’avventura complessa e rischiosa, mai tentata con questa scientificità, di cui diviene interprete l’enologo Paolo Tiefenthaler.