Vini Triple A
Triple A, le tre A, è una filosofia che nasce dalla constatazione che la maggior parte dei vini prodotti, nel mondo, siano standardizzati, figli di pratiche agronomiche ed enologiche che mortificano l'impronta del vitigno e la personalità del produttore, andando sempre più incontro ad un’omologazione del gusto. Per ottenere un grande vino, ad ogni produttore occorrono 3 doti, riassumibili nella 3 ‘A’: Agricoltori, Artigiani, Artisti. Agricoltori, perché soltanto chi coltiva in prima persona il vigneto può instaurare una connessione tra uomo e vite, attraverso interventi agronomici naturali; Artigiani, perché occorrono capacità e metodi ‘artigianali’ per non alterare la struttura originaria dell’uva e, di conseguenza, le doti organolettiche del vino; Artisti, perché la sensibilità artistica è fondamentale per dar vita ad un grande assaggio che dipinga, a regola d’arte, i caratteri del territorio e del vitigno. Naturali, senza lieviti selezionati né chiarifiche, figli di affinamenti sulle fecce fini e mai filtrati, i vini che possono fregiarsi della sigla Triple A sono quelli che rappresentano al meglio il terroir da cui provengono. Esattamente come cita il manifesto ufficiale, redatto da Luca Gargano, ’sono dissetanti, producono convivialità, sono l’espressione suprema del savoir fare umano e simbolo tangibile delle forze d’amore che, partendo da un gesto agricolo positivo, arrivano a chiudere in una bottiglia il soffio del vento, la luce del sole, il respiro della terra, le migliaia, milioni di sentimenti e gesti che sono avvenuti in quel vigneto…e che versata nel bicchiere, fa schioccare la lingua e brillare la pupilla’.