Primitivo: sapore mediterraneo e intensità cromatica
Il Primitivo ha origini antichissime: un tempo si pensava che fosse giunto sulle coste pugliesi con i primi coloni greci o i Fenici, qualcuno sostiene sia di origine croata e portato dagli Illiri durante la migrazione, di certo la Puglia è la sua casa perché, tra Manduria e Gioia del Colle, riesce a dare espressioni difficilmente raggiungibili altrove! Nel nome è racchiusa la sua principale caratteristica: è un vitigno precoce, spesso e volentieri già pronto per la vendemmia dalla seconda metà di Agosto. Il caldo della Puglia riesce a portarlo ad una maturazione perfetta e a concentrare in modo prepotente gli zuccheri, per questo il Primitivo dà un vino alcolico (di base si parte dai 14°C), sontuoso, opulento e molto avvolgente e, nonostante la sua potenza, dalla grande bevibilità e piacevolezza. Nel bicchiere danza con una veste color porpora che quasi tinge i bordi per intensità cromatica, al naso si possono scorgere ciliegie sotto spirito, confettura di mirtilli e fiori appassiti, macchia mediterranea e sale. Il gusto è sempre molto caldo, giustamente tannico e leggermente salato, non particolarmente ricco in acidità perché è un vino giocato sulla morbidezza ma, grazie alla venatura sapida e alla trama tannica, sa regalare emozioni anche dopo qualche anno, anzi, il tempo lo aiuta a smussare gli spigoli e a renderlo più snello, aggraziato ed elegante. Sale, struttura, frutta e tannini lo rendono il compagno perfetto per piatti decisi e ricchi di untuosità, da una grigliata mista di carne ai cannelloni al ragù, è perfetto con la salsa bbq!