Dietro un grande vino c’è sempre un grande vignaiolo e così è per il Barolo Le Vigne di Luciano Sandrone. Come dice lui stesso, ha sempre posto la massima attenzione alle vigne e il suo Barolo nasce come un vino da assemblaggio da più vigneti. In questo caso contiamo sull’eccezionalità di vigne come quelle di Barolo, Novello, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba, in cui non viene usato alcun diserbante né prodotto chimico e le cui uve, dopo esser state vendemmiate, vengono fatte fermentare sui propri lieviti e maturati in cantine non climatizzate, in fusti di rovere francese da 500 litri. Re dei Vini e Vino dei Re, questo in sintesi il Barolo, austero ed elegante, dal nobile piglio e dalle intense sensazioni gusto-olfattive.
Splendida veste granato limpido, al naso cede squisiti aromi di frutta rossa in confettura, mora, caramella di liquirizia, iris, noce moscata, anice e cacao. In bocca esibisce corpo ed equilibrio di rara fattura; saporito e schietto, con grande acidità e sfumato tannino. Eccellente ora o tra 10 anni.
Can tajarin all’albese o con una châteaubriand, con una fonduta accompagnata da bocconcini di polenta o con il capriolo in salmì.