Con terreni che raggiungono i 500 metri di altitudine e posizionata strategicamente lungo il versante Sud-Est di Montalcino, la tenuta della famiglia Allegrini, sorta nel 1990, si è distinta sin da subito per la sua viticoltura di qualità e per la sensibilità nei confronti dell’ambiente, considerato un tesoro da proteggere. Il Brunello di Montalcino nasce sui terreni del bellissimo Poggio di San Polo, molto ricchi in calcare ed argilla e, proprio per questo, ritenuti ottimali per la coltivazione del Sangiovese. Da piante di circa 16 anni di età, questo Rosso affina per 24 mesi in tonneau di rovere francese di primo e secondo passaggio, a media tostatura ed è racchiuso in una bottiglia di vetro meno e spessa, quindi più leggera, che consente di diminuire il consumo di carburante durante i trasporti. Infine, l’etichetta è stampata su carta ecosostenibile, perché la salvaguardia dell’ambiente passa anche dalle piccole cose.
Manto rubino trasparente dall’unghia granato, al naso mostra un profilo suadente di ribes e ciliegia scura, poi viola ed erbe fini, menta ed alloro con richiami lontani di cola. Assaggio dalla bilanciata struttura, mostra una magistrale traccia acida e un tannino vivace ma ben smaltito che lascia presagire, nel contesto di freschezza e sapidità, un lungo e grande potenziale di affinamento.
Con formaggi stagionati e primi piatti ai sughi saporiti, è il vino da scegliere per la cacciagione.