Lo Zibibbo è un vitigno antichissimo che si pensa abbia avuto origine in Egitto e che fu introdotto in Sicilia e nelle isole del Mediterraneo dai Romani; il suo nome, di chiare derivazioni arabe (zābib), significa uva passa o uvetta. Quest’uva aromatica, che fa parte della famiglia dei Moscati (infatti è anche conosciuto come Moscato d’Alessandria), viene fatta surmaturare sulla pianta prima di essere vendemmiata affinché il sole possa asciugare completamente l’acqua presente all’interno dell’acino, lasciando così solo il residuo zuccherino che darà vita, una volta vinificato, ad uno dei nettari più prelibati che possiamo degustare: dolce, suadente ed elegante.
Color oro antico, profuma di intense note di confettura d’albicocche, fichi d’india, fiori secchi e miele di zagara, su fondo iodato. All’assaggio è dolce ma ben supportato dall’acidità.
Perfetto bevuto da solo, si abbina a dolci della tradizione siciliana, a crostate di ricotta o marmellata ma, soprattutto, a formaggi erborinati o stagionati.