Non solo un vino ma un vero e proprio disegno progettuale quello della cantina Umani Ronchi con il suo Centovie, un progetto di valore per il territorio e per le sue varietà ampelografiche più significative. Questo Montepulciano, allevato secondo regimi biologici, nasce da vigne con vista Gran Sasso, un luogo dell’anima per la famiglia Bernetti, proprietaria della tenuta, che qui ricrea un vino non c’era e non cerca di emulare nulla: un’interpretazione intima, personale e sartoriale, di un vitigno e di una terra, che sa coniugare con forza e carattere la tipicità del Montepulciano. La vendemmia si svolge rigorosamente a mano, nella prima decade di Ottobre e il vino affina per una parte in legno grande e, per l’altra, in legno piccolo, per un periodo che va dai 12 ai 14 mesi. Un vino che esordisce con ottimi risultati e che vuole spostare ancora più in alto il livello del Montepulciano d’Abruzzo.
Colore rosso rubino brillante, è grasso e sostanzioso negli archetti che accarezzano i bordi del calice. Ribes nero, more di rovo e amarena accarezzano l’olfatto, con sensazioni di viole appassite, timo e alloro, poi caffè tostato e un ricordo selvatico. Assaggio corposo, dai tannini potenti ma ben amalgamati, è sapido e robusto, con una lunga persistenza che ricorda la frutta scura in confettura.
Ottimo con paste ripiene come dei cannelloni di carne, sposa bene anche la selvaggina da piuma e i formaggi stagionati.