Lo Chardonnay è l'uva a bacca bianca più conosciuta al mondo e, a torto o ragione, anche la più diffusa, per via della sua facile adattabilità ai vari terreni e climi; il rischio quindi di fare vini banali è sempre dietro l'angolo. Ma da Lageder non si corrono rischi, anzi, qui l'unico rischio è quello di imbattersi in qualcosa di affascinante, unico e molto vicino ai grandi Chardonnay francesi. A Magrè, in questo terreno sabbioso, ghiaioso e ricco di minerali, soggetto ad un microclima caldo con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, c'è un appezzamento storico, con vigne di età compresa tra i 25 e i 65 anni, che danno un nettare che sembra oro colato: vinificato ad agosto e fermentato in legno, lo splendore affina 11 mesi sulle proprie fecce in barriques francesi che contribuiranno a dargli il carettere morbido ed avvolgente che lo contraddistingue come uno dei migliori bianchi italiani, e la garanzia non solo di durare ma anche di migliorare con il passare del tempo.
Colore giallo dorato brillante con riflessi verdolini. Profilo aromatico caratterizzato da note di pesca matura, scorza di cedro candito, camomilla e percezioni di burro fuso e vaniglia, insieme a lievi sbuffi salmastri e affumicati. Al palato predonima la polpa del frutto, con sapidità e freschezza ben distribuite in una lunga persistenza sui toni fumé e di pasticceria.
Ideale con risotto alla milanese con zafferano e ossobuco.