Gin Dry di Vallombrosa

L’Abbazia di Vallombrosa, nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano a 1000 metri d’altitudine, fu costruita nel 1028 da San Giovanni Gualberto che vi fondò la Congregazione Benedettina di Vallombrosa. L’intero complesso, circondato da una foresta di piante secolari, fu effettivamente edificato tra il 1450 e il 1470, danneggiato dal passaggio delle truppe di Carlo V nel 1529 e successivamente restaurato nel ‘600, quando assunse le sembianze di un vero e proprio castello. Nel 1949 all’Abbazia iniziò una vera e propria opera di restauro da parte dei religiosi benedettini, unita anche al ripristino di alcune tradizioni che da sempre l’avevano caratterizzata, come la produzione di miele, cioccolata, preparati di erboristeria, liquori e amari distillati dalle erbe adiacenti le mura. Un particolare ruolo di spicco lo ricopre il Gin Dry di Vallombrosa, un distillato ottenuto unicamente da una varietà selvatica di ginepro che cresce sulle colline tra Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, scoperta casualmente dai monaci mentre svolgevano attività di riqualificazione per la Forestale. L’elevata concentrazione aromatica presente in queste bacche permette una distillazione monovarietale che dà risultati inaspettati: provare per credere!