Per Antonio Santarelli, Casale del Giglio era la tenuta di famiglia dove, durante l’infanzia, trascorreva i fine settimana e le estati e dove faceva le sue prime corse in motorino. La musica è cambiata quando, a 25 anni, scelse di iniziare a collaborare attivamente in azienda affiancando il padre, Dino, che aveva capito come, da quei terreni dell’Agro Pontino, si potesse bonificare per tentare la strada del successo vinicolo. Successo pienamente accordato da una gamma di vini ricchi e complessi, dalla diffusione mondiale! Non solo vino ma anche grappe, come quella di Shiraz, dalle vinacce più fresche e accuratamente selezionate, distillate con il tradizionale alambicco a ciclo discontinuo che contribuisce a creare un prodotto estremamente morbido e delicato, senza mai perdere la tipicità del vitigno.
Brillante, limpida e cristallina, mostra nel bicchiere una certe consistenza che si avverte anche al naso dove si esprime tramite le tipiche note di frutti di bosco e amarena , con toni speziati di cannella e chiodi di garofano; la nota alcolica è presenta ma perfettamente integrata nel contesto senza mai stonare o pungere, nemmeno all’assaggio dove si presenta morbida, avvolgente e dal grandissimo carattere.