Barolo DOCG Marcenasco 2019 Renato Ratti

L’assaggio muscolare

Il Barolo Marcenasco ha origini molto antiche, come testimoniano alcuni documenti del ‘Rigestum Comunis Albae’, che testimoniano la coltivazione del Nebbiolo, nella zona di ‘Marcenascum’ già nel XII secolo. Nobile, generoso e potente, il Barolo Marcenasco di Renato Ratti ha debuttato nel 1965 ed è stato, in assoluto, il primo tentativo di vinificare l’uva Nebbiolo proveniente da un’unica parcella, pratica fino a quel momento mai provata nelle Langhe. La vendemmia avviene durante le prime settimane di ottobre ed è rigorosamente manuale per consentire, già in vigna, una rigorosa cernita dei grappoli. Una volta giunte in cantina, le uve vengono diraspate e macerate, per circa 10 giorni, a contatto con le bucce, che doneranno colore, profumi e potenza; il vino affinerà per almeno 24 mesi in botti di rovere da 25hl e 50hl per poi essere imbottigliato. Forte, armonico e ricco, il Barolo Marcenasco di Renato Ratti mantiene a lungo il suo potere, con una capacità di invecchiamento di almeno 20 anni.

Tenue veste rosso rubino con sfumature granato, ha naso che è un inno al Nebbiolo più vero con ciliegia in confettura, terra, sottobosco e funghi, poi tabacco e bastoncino di liquirizia, lievi accenni balsamici e ferrosi e un ricordo di spezie scure. Assaggio generoso, energico, strutturato, mostra un corpo solido ed asciutto ed una robusta eleganza che lascia intendere il lungo potenziale evolutivo. Giovane ma estremamente promettente.

Perfetto con carni rosse alla griglia e allo spiedo, cacciagione e formaggi stagionati, è da provare con la coda.

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