Vini L'Archetipo

Agronomo e contadino dalla nascita, Francesco Valentino Dibenedetto è uno dei più rigorosi seguaci pugliesi delle idee di Steiner sull'agricoltura biodinamica e proprietario dell’azienda agricola L’Archetipo, da anni proprietà di famiglia. Il progetto che sta alla base di questa meravigliosa realtà enologica della Puglia, è di quelli meditati, aperti alla sperimentazione ed impostato su valori ben precisi. I Dibenedetto lavorano in quella che chiamano agricoltura sinergica, ispirata al pensiero di Masanobu Fukuoka, una sorta di messa in risonanza reciproca di tutti gli anelli dell'ecosistema agricolo: “nel momento in cui un ecosistema non presenta picchi di sviluppo di un essere vivente sugli altri, solo allora possiamo parlare di ecosistema in equilibrio”, recita ancora la brochure aziendale. Ogni forma di intervento umano è vietata al fine di garantire un ecosistema in grado di autorigenerarsi e ricreare quello di cui la pianta ha veramente bisogno: l’humus. La cantina è circondata da 23 ettari vitati, coltivati su terreni in cui regna il calcare, da cui ne derivano vini di grande finezza e flessuosità. Primitivo, aglianico, greco e fiano, ma anche di susumaniello, marchione e maresco, sono le varietà d'uva presenti nelle vigne aziendali, portate avanti curando l'integrità strutturale e microbiologica dei suoli e dei sottosuoli: non si effettuano arature, considerate dannosissime, nè si usano disserbanti o pesticidi. Anche in cantina i protocolli sono nel segno della preservazione del luogo, di una traccia "archetipica". Infatti la vinificazione avviene con lieviti indigeni e il vino non viene stabilizzato, né filtrato e né tantomeno chiarificato. Schietti, puri e sinceri, i vini parlano della terra pugliese e sono marchiati Tripla A, movimento che segue il solco delle antiche metodologie, verso la riscoperta di antichi sapori.