La Torre A Civitella 2021 Sergio Mottura

La felice gestione del legno

Era il 1993 quando Sergio Mottura, su un battello-ristorante nel canale di Berlino a cena con un gruppo di produttori per festeggiare gli 80 anni di Robert Mondavi, fece assaggiare il suo Grechetto  ai commensali. Tra questi c’era Louis Fabrice Latour, produttore e negociànt, che rimase molto colpito dalla qualità del vino e ne suggerì un affinamento in legno, donando qualche barriques della sua produzione e, soprattutto, il ‘know how’ per utilizzarle al meglio. Nasce così, nel 1994, la prima annata di La Torre a Civitella, primo bianco nella storia del Lazio ad ottenere, nel 2001, l’ambito riconoscimento dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso e considerato, ancora oggi, uno dei più grandi vini bianchi d’Italia.

Colore giallo dorato intenso e luminoso, ha impatto olfattivo complesso ed elegante con sentori di frutta bianca, scorza d’agrume, burro fuso e nocciola. Bocca decisamente di corpo, ha un gusto morbido, spesso e tattile, con sapidità minerale e freschezza, molto equilibrato nel finale piuttosto lungo di frutta e vaniglia.

Perfetto da abbinare a piatti sapidi e dal gusto deciso, come una zuppa di cipolle o un coniglio ai peperoni ma anche con piatti speziati come il pollo al curry.

Abbinalo con: